BREVE STORIA DELLA COLONNA SONORA

  • 1894 – I fratelli Louis e August Lumière brevettano uno strumento, chiamato cinematografo,
  • 1895 – viene prodotta la prima pellicola.

Il pianoforte è il grande protagonista del cinema muto

I proprietari dei locali dove il pubblico assiste alle prime proiezioni cinematografiche ingaggiano spesso musicisti, in genere pianisti, per accompagnare convenientemente le immagini. Nei primi due decenni del secolo il pianoforte è dunque il grande protagonista del cinema muto. Successivamente la musica assume importanza sempre maggiore e le case di distribuzione cinematografiche iniziano ad accompagnare le pellicole noleggiate con i “suggerimenti musicali”, cioè con un elenco di musiche riferite a specifiche scene del film.

Dal pianoforte alla grande orchestra

Si arriva anche a comporre brani appositi per alcune sequenze e nascono raccolte di musiche utilizzabili in qualsiasi genere di film e per qualunque tipo di scena (d’amore, di disperazione, di inseguimenti ecc.). Per ottenere effetti sonori sempre più emozionanti il pianoforte viene pian piano sostituito da gruppi strumentali più numerosi, fino alla grande orchestra.

Il primo film parzialmente sonoro

Successivamente, grazie a nuove e più moderne tecnologie immagini e musica vengono unite in un unico supporto. Nel 1927 esce infatti il primo film parzialmente sonoro, The jazz singer, interpretato da Al Jolson (1886-1950). La pellicola alterna scene con musica ad altre ancora mute. Nel 1928 Walt Disney (1901-1966) produce il primo cartone animato della serie Mickey Mouse: qui la musica è protagonista insieme ai disegni animati del topo che sarebbe diventato il più famoso del mondo.

Ejzenstein e il Manifesto del film sonoro

Negli stessi anni, in Unione Sovietica, il grande regista Sergej Ejzenstein (1898-1948) pubblica, insieme ad altri registi, il Manifesto del film sonoro. Secondo Ejzenstein il linguaggio sonoro non doveva limitarsi a essere una “copia” di quanto era descritto nelle immagini, ma doveva evocare i significati che l’immagine da sola non era in grado di offrire. Negli Stati Uniti d’America intanto trionfa il musical (abbreviazione di musical comedy), o film musicale, dove gli attori recitano, cantano e ballano trasformandosi in divi dello spettacolo, come nel caso di Fred Astaire (1899-1987) e Gene Kelly (1912-1996).

Grandi musicisti compongono colonne sonore

Le colonne sonore sono spesso opera di grandi musicisti come Cole Porter (1891-1964) in Alta società, o George Gershwin (1898-1937) in Un americano a Parigi. Anche grandi cantanti come Frank Sinatra (1915-1998), Bing Crosby (1903-1977) e Dean Martin (1917-1995) contribuiscono notevolmente allo sviluppo e alla diffusione del cinema musicale. Il cinema indubbiamente ha favorito anche un nuovo modo di mettere in scena le opere teatrali, come nel caso del Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) realizzato da Joseph Losey.

I film musicali più noti

Tra i film musicali più noti ricordiamo:

  • West Side Story (1961), di Jerome Robbins e Robert Wise, con le musiche di Leonard Bernstein;
  • Hair (1979), di Milos Forman, con le musiche di Galt Mac Dermot;
  • Jesus Christ Superstar (1973), di Norman Jewison, con le musiche di Andrew Lloyd Webber;
  • A Chorus Line, di Michael Bennett (1975), con le musiche di Marvin Hamlisch;
  • La febbre del sabato sera (1977), di John Badham, con musiche dei Bee Gees e di Yvonne Elliman, David Shire e altri;
  • Grease (1978) di Randal Kleiser con musiche di Jim Jacobs and Warren Casey interpretato John Travolta e da Olivia Newton-John
  • Saranno famosi (1980), di Alan Parker, con le musiche di Michael Gore;
  • The Wall (1982) dei Pink Floyd
  • Flashdance (1983), di Adrian Lyne, con le musiche di Giorgio Moroder;
  • Moulin Rouge! (2001), di Baz Luhrmann, con le musiche di Craig Armstrong;
  • High School Musical I e II (2007), di Kenny Ortega, con le musiche di Greg Cham.
  • Mamma Mia! (2008) con i più grandi successi degli ABBA e una storia collaudata e amatissima
  • La La Land (2016) di Damien Chazelle con musiche di Justin Hurwitz, e testi di Benj Pasek e Justin Paul

I musicisti che hanno dedicato la loro vita alle colonne sonore

Tra i musicisti che hanno dedicato la loro vita professionale al cinema ricordiamo:

  • Nino Rota (1911-1979),
  • Ennio Morricone (1928), riceve il premio Oscar alla carriera nel 2007.
  • Riz Ortolani (1931),
  • John T. Williams (1932) (5 oscar).

FUNZIONI DELLA COLONNA SONORA

Parlato, rumori e musica

La colonna sonora di un film è costituita da:

  • Parlato: inciso in varie lingue nelle sale di doppiaggio
  • Rumori: registrati e mixati in studio da tecnici rumoristi
  • Musica: scelta o appositamente composta per commentare le varie sequenze

Il commento musicale: musica interna ed esterna

La musica di un film può essere interna ed esterna:

  • musica interna: fa parte dell’ambiente rappresentato nella scena e lo caratterizza può essere il suono di un giradischi, qualcuno che suona, che canta, una radio, una tv, uno spettacolo a teatro e la sentono anche gli attori
  • musica esterna:non fa parte dell’ambiente, ma commenta il senso della scena fuori campo: la musica è fuori campo, i personaggi non la sentono, solo noi spettatori la possiamo udire.

In entrambi i casi musica e immagini vengono percepite come un messaggio unico. Vediamo un esempio di uso della musica interna.

Nel film “La vita è bella” di Benigni per ben due volte viene usata come musica interna il brano “Belle nuit, o nuit d’amour”  tratto dal terzo atto della celebre Barcarola di Offenbach. In questo caso la musica funge da collegamento tra due sequenze differenti, è il collante che dà un senso di unitarietà alle immagini:  nel campo di Auschwitz Guido fa suonare un disco al grammofono che precedentemente con Dora hanno già sentito a teatro. Guido attraverso la musica vuol far dimenticare a Dora la triste situazione in cui si trovano facendogli ricordare i momenti felici passati insieme.

Il senso della musica: abbinamenti alle immagini. 

Musica immagini possono essere convergenti e divergenti per amplificare e approfondire il senso delle stesse:

  • immagini e musica dicono la stessa cosa, sono cioè CONVERGENTI. In questo modo la musica sottolinea il senso delle immagini.
  • immagini e musica NON dicono la stessa cosa, sono cioè DIVERGENTI. In questo modo la musica suggerisce una diversa interpretazione delle immagini.

L’uso convergente della musica sottolinea elementi presenti sulla scena, quindi AMPLIFICA le emozioni trasmesse dalle immagini. Il contrasto fra musica e immagini sollecita lo spettatore a riflettere su aspetti meno evidenti della scena. Quindi l’uso divergente della musica APPROFONDISCE il senso della storia narrata.

I leit motive (i temi guida)

Un film è un racconto complesso. Per non perderci nella trama dobbiamo riconoscere personaggi e ricordare situazioni. Ma non è sempre facile. E la musica ha il compito di aiutarci. Vediamo come.

Prendiamo ad esempio Il film “Indiana Jones e l’ultima crociata” di S. Spielberg, musica di J. Williams. La musica di “Indiana Jones e l’ultima crociata” è basata su diversi temi guida che identificano personaggi e/o le situazioni fondamentali del film:

Quando un personaggio o una di queste situazioni si ripresenta nel corso della storia, anche il suo tema musicale viene riproposto, a volte modificato e adattato al nuovo contesto. Ascoltali:

Come avrete notato ogni tema si basa su idee musicali essenziali, brevi e ripetute. Infatti, i leit motiv devono imprimersi velocemente nella nostra memoria insieme alle immagini, ed essere adattati a più sequenze. Il loro ritorno nel corso della storia ci aiuta a ricordare gli avvenimenti a cui li abbiamo associati in precedenza. Un suggerimento prezioso di cui spesso non ci accorgiamo.

I leit motive più famosi

Tra i più famosi troviamo sicuramente He’s a pirate (Pirati dei Caraibi) composta da Klaus Badelt per il primo film della saga (La Maledizione Della Prima Luna) ripreso poi da Hans Zimmer per i successivi e da Geoff Zanelli per l’ultimo film della saga (La vendetta di Salazar).

Guerre Stellari (Star Wars), è una delle saghe cinematografiche più importanti e conosciute del mondo. The Imperial March è stata composta da John Williams nel 1977. Nei vari film (tranne che nel IV), la marcia accompagna il personaggio di Dart Fener e le sue entrate in scena. È divenuta, poi, simbolo dell’impero stesso piuttosto che del solo Fener, il tema viene riproposto anche nell’ultimo film della saga Gli Ultimi Jedi.

Gonna Fly Now, accreditata spesso come Theme From Rocky, è un brano composta da Bill Conti per il film Rocky, di cui è il tema principale. Il brano è noto per la sua apparizione nella saga, e dopo la prima apparizione in Rocky, la canzone torna nel secondo capitolo, Rocky II, in una versione alternativa, mentre in Rocky III viene usata una versione disco music. In Rocky Balboa invece la canzone ha due versioni differenti, una remixata vocalmente e l’altra con più trombe e tono vocale diverso. Ha ricevuto inoltre la candidatura al Premio Oscar per la Miglior canzone.

Molto celebre è il leitmotiv di Harry Potter che, in realtà, si intitola “Hedwig’s theme” e compare per la prima volta nel brano “Prologue” della colonna sonora di Harry Potter e la Pietra Filosofale. L’autore è John T. Williams, cinque volte premio Oscar per la miglior colonna sonora. Tutti gli appassionati di Harry Potter (e non solo) conoscono Hedvig’s theme, a tal punto da saper riconoscere le scene ad esse corrispondenti. Hedwig’s theme è ormai diventato un vero e proprio classico e, soprattutto, impossibile da non riconoscere nella sua più famosa versione orchestrale.

My Heart Will Go On (Love Theme from Titanic) è il tema portante del film Titanic. Con la musica di James Horner, il testo di Will Jennings, la canzone è stata registrata da Céline Dion nel 1997. My Heart Will Go On ha vinto nel 1998 il Premio Oscar come migliore canzone ed il Golden Globe come migliore canzone originale. Ha inoltre dominato all’edizione dei Grammy Awards del 1999, vincendo il titolo di disco dell’anno, miglior performance pop femminile e miglior canzone scritta per un film.

https://youtu.be/3gK_2XdjOdY

Le funzioni del commento musicale

L’uso interno o esterno della musica, gli abbinamenti convergenti o divergenti tra musica e immagini, l’impiego di leit motive, permettono al commento musicale di svolgere precise funzioni nella narrazione filmica. QUALI?

  • Amplificare le emozioni suscitate dalla scena
  • Esprimere i sentimenti dei personaggi
  • Contestualizzare la scena (nel luogo o nel tempo)
  • Definire il carattere dei personaggi
  • Anticipare un avvenimento
  • Rievocare eventi passati (o i ricordi dei personaggi)
  • Collegare scene ambientate in luoghi o tempi diversi
  • Approfondire il senso delle immagini (divergenza)

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